PEDAGOGIA

Abbi cura di me: i diritti dei bambini in ospedale.

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“Gli Stati riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione. Essi si sforzano di garantire che nessun minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi” (art. 24, Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza)

La Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, costituisce ancora oggi un riferimento essenziale per quanti operano nel campo della tutela dei minori, in particolare per chi si occupa della loro salute. L’articolo 24 della Convenzione, infatti, descrive gli impegni che gli Stati si assumono per assicurare a bambini e ragazzi l’assistenza medica e le cure sanitarie necessarie, comprese l’informazione e l’educazione sanitaria, indispensabili in termini di prevenzione.

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha contribuito da sempre in Italia alla riflessione sui diritti dei bambini affetti da una malattia o che si trovano a dover passare una parte della loro vita ricoverati in una struttura sanitaria, anche – eventualmente – in situazione di estrema criticità. 

Insieme con la rete italiana degli Ospedali Pediatrici, l’Ospedale Bambino Gesù ha elaborato e sottoscritto nel 2014 la Carta dei diritti del bambino in ospedale: un impegno a rispettare e a diffondere i diritti dei bambini sempre, soprattutto quando si trovano a vivere un momento difficile, fragile, fuori dall’ordinario e in cui anche il dolore diventa una cura fondamentale.

Ecco i principi fondamentali su cui la Carta si basa: 

  1. II bambino ha diritto al godimento del massimo grado raggiungibile di salute.

Ha quindi il diritto di star bene in ospedale, infatti, l’ambiente ospedaliero deve assicurare la sua salute nel miglior modo possibile.
 

2. Il bambino ha diritto ad essere assistito in modo “globale”ricevendo le attenzioni, le cure e l’assistenza necessarie al suo benessere. Il personale sanitario, oltre a curare la malattia, deve anche “prendersi cura” del bambino nella sua totalità, considerando ogni aspetto della sua vita.

3. Il bambino ha diritto a ricevere il miglior livello di cura e di assistenza.
Durante la mia permanenza in ospedale lo spazio dedicato a tutti i piccoli pazienti deve essere piacevole e accogliente. Chi si prende cura di loro, deve anche occuparsi di creare un clima sereno e disteso.

4. Il bambino ha diritto al rispetto della propria identità, sia personale che culturale, ed al rispetto della propria fede religiosa.
 

5. Il bambino ha diritto al rispetto della propria privacy.
 

6. Il bambino ha diritto alla tutela del proprio sviluppo fisico. Il bambino ha diritto alla sua vita di relazione anche nei casi in cui necessiti di isolamento. II bambino ha diritto a non essere trattato con mezzi di contenzione.
 

7. Il bambino ha diritto ad essere informato sulle proprie condizioni di salute e sulle procedure a cui verrà sottoposto, con un linguaggio comprensibile ed adeguato al suo sviluppo ed alla sua maturazione. Ha diritto ad esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa. Le opinioni del bambino devono essere prese in considerazione tenendo conto della sua età e del grado di maturazione.
 

8. Il bambino ha diritto ad essere coinvolto nel processo di espressione dell’assenso/dissenso alle pratiche sanitarie che lo riguardano.
 

9.Il bambino ha diritto ad essere coinvolto nel processo di espressione dell’assenso/dissenso ad entrare in un progetto di ricerca ‑ sperimentazione clinica.
 

10. Il bambino ha diritto a manifestare il proprio disagio e la propria sofferenza. Ha diritto ad essere sottoposto agli interventi meno invasivi e dolorosi.
 

11. Il bambino ha diritto ad essere protetto da ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisica o mentale, di abbandono o di negligenza, di maltrattamento o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale.
 

12. Il bambino ha diritto ad essere educato ad eseguire il più possibile autonomamente gli interventi di “auto‑cura” e in caso di malattia ad acquisire la consapevolezza dei segni e dei sintomi specifici.
 

13. Il minore ha diritto a usufruire di un rapporto riservato paziente‑medico, ha diritto altresì a chiedere e di ricevere informazioni che lo aiutino a comprendere la propria sessualità.
 

14. Il bambino e la famiglia hanno diritto alla partecipazione.
 

15. Il bambino ha diritto alle Cure Palliative.

Quindici punti, quindi, che non solo regolano la vita del bambino in ospedale ma trattano i temi fondamentali dell’educazione, dell’identità, dell’inclusività, della privacy e dell’informazione.

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